Dal 16 al 18 ottobre 2024, STOR, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (IZSPLV) e l’Università di Medicina Veterinaria di Torino, ha organizzato un corso di formazione specializzato a Torino sugli “Aspetti Patologici degli Animali da Allevamento nei Macelli”. Sostenuto dal Segretariato WOAH-FAO REMESA, questo corso di tre giorni ha avuto l’obiettivo di approfondire le conoscenze e le competenze di veterinari e ispettori sanitari nel campo della sorveglianza delle malattie e dell’ispezione delle carni negli ambienti di macellazione. Con la crescente importanza globale della sicurezza alimentare, della resistenza antimicrobica e del controllo delle malattie zoonotiche, il corso ha affrontato la necessità di standard sanitari rigorosi all’interno del settore zootecnico.
Il corso ha riunito 30 partecipanti provenienti dai paesi membri di REMESA, tra cui Algeria, Libia, Malta, Marocco, Spagna e Tunisia, insieme a istruttori esperti delle organizzazioni ospitanti e di altre istituzioni veterinarie e di sicurezza alimentare. Attraverso una combinazione di presentazioni teoriche e sessioni pratiche, la formazione ha coperto aree chiave come la patologia, la biosicurezza, i protocolli di ispezione e i quadri legislativi dell’UE per l’igiene delle carni.
Punti salienti e struttura del corso.
Il corso è stato strutturato in tre sessioni principali, ciascuna dedicata ad aspetti specifici della patologia, dell’ispezione e della biosicurezza nei macelli.
Prima Sessione
Il corso si è aperto con un discorso di benvenuto tenuto dai rappresentanti delle istituzioni organizzatrici e sostenitrici, stabilendo un tono collaborativo per l’evento.
Il Dr. Fabrizio Blanc, Direttore Amministrativo dell’IZSPLV, ha accolto i partecipanti e sottolineato l’importanza del corso nel promuovere la salute pubblica e la sicurezza alimentare. La Dr.ssa Cristina Casalone, Responsabile del Laboratorio di Riferimento WOAH per l’Encefalopatia Spongiforme Bovina (BSE) e la Scrapie presso l’IZSPLV, ha evidenziato il ruolo della cooperazione internazionale nel monitoraggio delle malattie. Anche il Dr. Francesco Valentini del Segretariato WOAH REMESA e il Dr. Guido Ruggero Loria, Direttore Scientifico di STOR, hanno preso la parola, sottolineando l’importanza della collaborazione transfrontaliera per migliorare gli standard di ispezione delle carni e di controllo delle malattie nei paesi membri di REMESA.
La sessione è proseguita con presentazioni chiave sugli standard internazionali di sicurezza alimentare e salute pubblica.
La Dr.ssa Cristina Casalone ha illustrato il ruolo della sorveglianza nei macelli per malattie come le Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili (TSE), evidenziando l’importanza della collaborazione tra istituzioni. La Dr.ssa Simona Zoppi ha poi descritto le principali malattie patologiche che colpiscono il bestiame in Europa, discutendo malattie zoonotiche come la febbre catarrale degli ovini (bluetongue) e la tubercolosi bovina, e analizzando le categorie di malattie dell’UE in base al controllo e alla gestione del rischio. Il Professor Abdelfettah Ettriqui ha ampliato la discussione con approfondimenti sulle condizioni patologiche in Africa, confrontando tendenze e strategie di controllo tra i paesi.
A seguire, i partecipanti di ciascun paese hanno presentato le condizioni delle malattie del bestiame nelle loro regioni, condividendo esperienze pratiche nella gestione della patologia. Questi scambi hanno favorito un dialogo prezioso su sfide come la gestione degli agenti zoonotici, la prevenzione delle malattie e la promozione di protocolli di biosicurezza.
Nel pomeriggio, si sono tenute presentazioni di esperti sulla gestione avanzata delle malattie del bestiame. La Dr.ssa Maria Teresa Capucchio ha discusso della tubercolosi bovina, descrivendone cause, progressione e l’importanza della diagnosi differenziale nei macelli. Il Dr. Roberto Zoccola ha approfondito la diagnosi e il controllo della tubercolosi, introducendo tecniche diagnostiche come il test intradermico e la PCR per la gestione dei focolai. Il Dr. Massimo Scacchia ha concluso con approfondimenti sulla Pleuropolmonite Contagiosa Bovina (CBPP), enfatizzando i protocolli di ispezione per identificare i marcatori della malattia nei tessuti toracici e linfatici, supportati da analisi di laboratorio per una diagnosi accurata.
La giornata si è conclusa con una visita guidata alle strutture dell’IZSPLV, dove i partecipanti hanno osservato gli strumenti e le tecnologie dell’istituto per la formazione pratica, applicando le discussioni della giornata.
Seconda Sessione
Ospitata presso il Dipartimento di Veterinaria dell’Università di Torino, questa giornata si è concentrata sulla formazione pratica in patologia diagnostica. Sotto la guida della Prof.ssa Maria Teresa Capucchio e del Prof. Ezio Ferroglio, i partecipanti hanno prima partecipato a workshop di “Patologia Macroscopica” in una sala autoptica, osservando campioni conservati con lesioni patologiche tipiche come la cisticercosi e la fascioliasi. Queste sessioni hanno enfatizzato la diagnosi differenziale e l’identificazione delle patologie, permettendo ai partecipanti di acquisire esperienza pratica con i tipi di malattie che potrebbero incontrare durante le ispezioni.
La giornata è proseguita con una sessione di istoneuropatologia, durante la quale i partecipanti hanno esaminato vetrini di tessuto al microscopio per rilevare patologie comuni del bestiame. Questo esercizio di analisi microscopica è stato cruciale per comprendere le sottigliezze della diagnostica veterinaria e familiarizzare con le attrezzature diagnostiche avanzate. Queste competenze pratiche sono essenziali per gli ispettori sanitari responsabili di garantire che solo carne priva di malattie entri nella catena alimentare.
Terza Sessione
L’ultima giornata si è svolta presso il macello ASLTO3 di Frossasco, offrendo ai partecipanti un’esperienza immersiva nelle pratiche di ispezione in loco. Questa sessione ha coperto ogni fase del processo di ispezione, dalle valutazioni ante-mortem alle ispezioni post-mortem, concentrandosi su biosicurezza, benessere animale e protocolli igienici. Il Dr. Giorgio Burzio ha presentato il mantenimento di standard elevati di biosicurezza nell’ambiente del macello, seguito dalla Dr.ssa Elena Bozzetta, che ha discusso le misure di biosicurezza estese ai laboratori, rafforzando l’importanza di standard di sicurezza rigorosi lungo tutta la catena di sicurezza alimentare.
I partecipanti hanno osservato direttamente i rigorosi protocolli utilizzati per prevenire la contaminazione, gestire i rischi zoonotici e garantire il rispetto degli standard igienici dell’UE. Vivendo in prima persona le sfide e le esigenze di un ambiente di ispezione ad alto rischio, i partecipanti hanno potuto comprendere meglio il ruolo dei macelli come punti critici nella prevenzione delle malattie di origine alimentare.
Risultati e prossimi passi
Il corso si è concluso con una discussione collaborativa su raccomandazioni e passi futuri. Le raccomandazioni del corso hanno evidenziato la necessità di:
Protocolli di ispezione standardizzati: Procedure consistenti ante-mortem e post-mortem, inclusi esami visivi, palpazione e test di laboratorio, sono state identificate come essenziali per il rilevamento precoce delle malattie e l’assicurazione della qualità nei macelli.
Formazione avanzata per il personale veterinario: È stata raccomandata un’istruzione continua sui metodi diagnostici, la patologia e la biosicurezza per rafforzare le capacità nazionali di sicurezza alimentare e supportare gli sforzi di risposta alle malattie.
Modernizzazione delle infrastrutture dei macelli: Aggiornare le strutture per soddisfare gli standard di salute e benessere, incorporando tecnologie avanzate come la videosorveglianza, è stato suggerito per migliorare i processi di monitoraggio e controllo.
Miglioramento della condivisione delle conoscenze e della collaborazione: Organizzare futuri workshop e seminari rafforzerà l’esperienza veterinaria, la gestione umana degli animali e le pratiche di controllo dei patogeni, sostenendo una cultura della sicurezza e della prevenzione.
Rafforzamento della sorveglianza e delle partnership: Costruire collaborazioni tra settori pubblici e privati è essenziale per allineare le operazioni agli obiettivi di salute, facilitare il rilevamento precoce delle zoonosi e garantire una risposta robusta in materia di salute pubblica.
L’approccio “One Health” del corso, che collega la salute animale, umana e ambientale, è un fattore critico mentre i paesi membri di REMESA mirano ad armonizzare le pratiche veterinarie per affrontare le minacce alla salute. Questo approccio collaborativo garantisce che i veterinari lavorino in modo coeso per salvaguardare gli standard di salute, controllando efficacemente le malattie animali per proteggere la salute pubblica su scala globale.
Il successo di questa formazione riflette l’impegno continuo di STOR nel promuovere la sicurezza alimentare e la salute pubblica attraverso lo sviluppo professionale, la cooperazione internazionale e l’istituzione di standard elevati di ispezione e igiene nei macelli. Questi sforzi continueranno a plasmare una fornitura alimentare più sicura e sana, promuovendo una cultura di vigilanza e responsabilità tra gli ispettori sanitari nei paesi REMESA.e and responsibility among health inspectors in REMESA countries.