In coerenza con le raccomandazioni della WOAH e l’importanza di diffondere nuove prospettive dell’approccio “One Health”, STOR – REMESA ha organizzato il suo settimo webinar intitolato “EST: sorveglianza e diagnosi delle malattie da prioni negli animali e rischio nella catena alimentare”, che ha segnato una pietra miliare significativa nella promozione del networking e dello scambio di esperienze tra esperti e ricercatori provenienti da Nord Africa, Medio Oriente e Sud-Ovest Europa. Circa 70 partecipanti da tutti i paesi membri di REMESA si sono registrati per partecipare al webinar e appartenevano a diverse categorie, tra cui Veterinari Pubblici, Università, Ricercatori ed esperti di Laboratorio.
Il webinar è iniziato con un caloroso benvenuto del Dr. Guido Ruggero Loria, Direttore Scientifico di STOR, insieme al Dr. Rachid Bouguedour e al Dr. Sghaier Soufien del Segretariato REMESA della WOAH – FAO della Tunisia. I compiti di moderazione sono stati gestiti abilmente dal Dr. Cristina Casalone e dal Dr. Noursaid Tligui, che hanno guidato il lavoro verso una sessione coinvolgente e perspicace.
Il webinar ha presentato 6 contributi diversi, presentati dagli esperti di primo piano “Top profile” in questo settore: Dr. Cristina Casalone, Dr. Maria Mazza, Dr. Giuseppe Ru, Dr. Gabriele Vaccari, Dr. Abdelkader Amara e Dr. Baaissa Babelhadj. L’evento ha fornito approfondimenti completi su vari aspetti delle Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili (EST).
È iniziato con una panoramica generale, approfondendo le complessità della patologia delle EST. Da lì, le discussioni sono avanzate verso l’esplorazione di una gamma di metodologie diagnostiche, che vanno dagli approcci convenzionali a quelli all’avanguardia, mirati a migliorare la precisione e l’efficienza della rilevazione. Inoltre, il webinar ha sottolineato l’importanza cruciale della sorveglianza epidemiologica come misura proattiva contro tali malattie. Ha evidenziato strategie innovative, come i programmi di selezione, che hanno sottolineato un ruolo fondamentale nel combattere la diffusione di queste condizioni patologiche. In particolare, l’evento si è concluso con un discorso illuminante, presentando studi di casi diagnostici dalla Tunisia e dall’Algeria, offrendo prospettive inestimabili sulle sfide regionali e sui progressi nella gestione delle malattie EST, in particolare nei cammelli.
Il webinar fa parte di un calendario a lungo termine delle attività di STOR che include una serie di webinar, workshop e corsi di formazione programmati durante l’anno per raggiungere gli obiettivi finali di STOR: rafforzare la rete scientifica REMESA per lo scambio e la connessione tra i paesi del Nord Africa e del Sud Europa, condividere standard comuni, stabilire linee guida comuni per la prevenzione, la sorveglianza e il controllo dei rischi veterinari emergenti tra i paesi membri di REMESA.
Abstract
Le encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE) sono malattie neurodegenerative che colpiscono il sistema nervoso centrale nell'uomo e negli animali. Sono malattie progressive sempre fatali e sono causate da un agente trasmissibile chiamato prione, una forma anomala di proteina.
Le TSE presentano caratteristiche comuni, come un lungo periodo di incubazione, disturbi neurologici, con lesioni degenerative del sistema nervoso centrale, ma assenza di lesioni infiammatorie o reazione immunitaria. Le TSE comprendono diverse malattie, tra cui l'encefalopatia spongiforme bovina (BSE) classica e atipica nei bovini, la scrapie in pecore e capre, la malattia da deperimento cronico (CWD) nei cervidi, l'encefalopatia trasmissibile del visone (TME) nei visoni, l'encefalopatia spongiforme felina (FSE) nei gatti, la malattia da prioni nei dromedari e la variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob (vCJD) nell'uomo.
Questo webinar sulle TSE si propone di fornire ai partecipanti provenienti dai paesi REMESA informazioni aggiornate sulle malattie zoonotiche da prioni, nonché le conoscenze e le metodologie necessarie per l'implementazione di programmi di sorveglianza. Inoltre, l'evento ha lo scopo di approfondire argomenti relativi a questa malattia e di condividere aggiornamenti tecnico-scientifici in materia di sorveglianza e biosicurezza.