STOR è lieta di annunciare il suo primo Corso di Formazione sulla Rabbia, in collaborazione con l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, il Segretariato REMESA (presso la sede FAO/WOAH di Tunisi) e l'Organizzazione Mondiale per la Sanità Animale (OIE). L'evento si terrà a Padova, presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Centro di Referenza FAO per questa malattia, dal 26 al 28 settembre 2023, in occasione della 17a Giornata Mondiale della Rabbia.
Questa giornata è coordinata dalla Global Alliance for Rabies Control (GARC) e si celebra ogni anno il 28 settembre, anniversario della morte di Louis Pasteur. Il tema di quest'anno è "Rabbia: tutti per uno, una sola salute per tutti", sottolineando la necessità che tutti i Paesi collaborino e rafforzino i sistemi sanitari globali al fine di ridurre l'impatto della rabbia sulla salute umana e animale.
La rabbia è una delle malattie più antiche conosciute dall'umanità, eppure continua a rappresentare una minaccia quotidiana per milioni di persone in tutto il mondo, in particolare in Africa e Asia, dove i cani costituiscono il principale serbatoio di riferimento e un'alta percentuale di questi cani è di proprietà o randagia e non vaccinata. Si stima che la rabbia mieta una vittima ogni 9 minuti, circa 59.000 persone ogni anno, colpendo in modo sproporzionato la popolazione meno istruita ed economicamente svantaggiata che non ha accesso alla profilassi post-esposizione o non la cerca. Tuttavia, nonostante sia invariabilmente fatale alla comparsa dei sintomi, l'infezione può essere prevenuta al 100% con un intervento tempestivo.
Il corso di formazione vedrà la partecipazione di uno scienziato in rappresentanza di ciascuno degli Stati membri di REMESA. È importante sottolineare che i partecipanti provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente saranno finanziati da STOR, a dimostrazione dell'impegno dell'organizzazione nel promuovere la collaborazione internazionale.
Il corso di formazione teorico-pratica, intitolato "Verso il controllo della rabbia: epidemiologia, diagnosi, vaccinazione", si articolerà in tre intense giornate di apprendimento e scambio di conoscenze. Due di queste giornate saranno dedicate ad attività pratiche, svolte presso i laboratori dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e presso il canile sanitario dell'Azienda Unità Locale Socio Sanitaria 6 Euganea. La terza giornata sarà interamente teorica, con interventi di massimi esperti del settore in qualità di relatori. L'intera giornata sarà trasmessa in diretta streaming sulla piattaforma digitale Zoom, consentendo la partecipazione da remoto anche ad altri ricercatori.
Il corso di formazione STOR rappresenta un significativo passo avanti nella promozione della salute animale e della collaborazione internazionale nella regione del Mediterraneo. Offre un'opportunità unica per scienziati ed esperti di condividere conoscenze e sviluppare competenze per affrontare le sfide comuni nella lotta contro la rabbia.
Abstract
La rabbia è una malattia neurologica che colpisce tutti i mammiferi ed è causata dal virus della rabbia, un virus neurotropico. È una malattia diffusa in tutto il mondo, ad eccezione di alcuni Paesi (elencati dalla WOAH). Il virus si trasmette tra mammiferi e si diffonde attraverso la saliva di un animale infetto che ne morde un altro. In misura minore, i mammiferi possono essere infettati dal contatto di saliva infetta o tessuti neurologici con mucose o ferite cutanee. Una volta che si sviluppano i segni clinici, non esiste un trattamento efficace e il mammifero infetto di solito muore.
La rabbia si mantiene in due cicli epidemiologici, urbano e selvatico. Nel ciclo urbano, i cani costituiscono il principale serbatoio, con un elevato numero di cani randagi o di proprietà non vaccinati. Questo è predominante in Africa, Asia, America centrale e meridionale. Al contrario, il ciclo selvatico (o selvatico) è predominante in Europa e Nord America.
Alla luce dell'iniziativa WOAH "ZERO BY 30; Il piano strategico globale per porre fine alle morti umane dovute alla rabbia trasmessa dai cani entro il 2030", gli animali domestici (in particolare cani, gatti e furetti) dovrebbero essere vaccinati; gli animali randagi dovrebbero essere tenuti sotto controllo, in particolare i cani che rappresentano serbatoi di una variante canina del virus della rabbia; gli animali selvatici non dovrebbero essere maneggiati o nutriti e i pipistrelli dovrebbero essere tenuti fuori dalle case e dagli edifici pubblici; infine, si dovrebbe in particolare evitare la fauna selvatica che si comporta in modo anomalo.
Questo webinar si propone di fornire un aggiornamento sulle novità e i progressi riguardanti i recenti metodi diagnostici e le procedure di prevenzione e controllo della rabbia. Infine, il webinar mira a sensibilizzare i partecipanti sul concetto di One Health.